kotekino.bsky.social - 11/30/2024 1:49:58 AM

Ho vissuto e guidato con regolarita' in tre paesi: Germania, Giappone e Italia. Un riassunto: πŸ‘‡

In Germania la priorita' numero uno e' "non trasgredire le regole": le regole sono poche e se si rispettano si e' nel giusto. Se il rispetto acritico a volte causa fastidio agli altri guidatori, non e' un problema del guidatore tedesco.

Anzi, egli prova gioia perche' il loro fastidio e' la misura della sua ragione. Questo atteggiamento fa dei tedeschi degli ottimi guidatori, prevedibili, affidabili e raramente pasticcioni. Quando pero' un sistema di regole richiede un'interpretazione per risolvere un'impasse, il guidatore tedesco πŸ‘‡

va in merda. E si blocca. Tale situazione viene chiamata "stallo alla tedesca" dove tutti i guidatori sono immobili (nel rispetto del diritto di fermata) e aspettano l'errore altrui per poter dire "Hai sbagliato!". πŸ‘‡

Le multe per chi non rispetta le regole sono molto ragionevoli e misurate. Il tedesco non ha bisogno della punizione per capire che rispettare le regole e' sacro: basta il senso di colpa per l'infrazione. πŸ‘‡

In Giappone la priorita' numero uno e' "non infastidire gli altri": le regole sono poche e costituiscono un utile framework per perseguire tale priorita'. Ma a volte possono essere interpretate per permettere agli altri di avere la vita piu' facile. πŸ‘‡

Il guidatore giapponese e' sottoposto a enorme stress durante la guida perche' deve effettuare una costante valutazione se il suo comportamento sta creando fastidio agli altri guidatori o meno. Nei casi in cui una scelta infastidisce un soggetto, e un'altra scelta infastidisce un altro soggetto πŸ‘‡

il guidatore giapponese deve valutare quale delle due e' nel rispetto delle regole e quale delle due procura un fastidio assoluto minore. E conseguentemente scegliere, il piu' possibile velocemente. L'assenza di scelta, e' comunque un fastidio. πŸ‘‡

Questo atteggiamento fa dei giapponesi degli eccellenti guidatori. E fa delle strade giapponesi dei paradisi di gentilezza, dove ciascuno e' pronto a sacrificarsi per il tuo benessere. πŸ‘‡

Per contro si e' sottoposti all'enorme stress di comportarsi come loro prestando attenzione a ogni minimo dettaglio. Le multe sono ragionevoli e moderate: sbagliare e' umano. Tranne per la guida in stato di ebbrezza: in questo caso lo sbaglio e' considerato premeditato e le pene sono aspre πŸ‘‡

In Italia la priorita' numero uno e' divertirsi e non essere beccati dagli sbirri. Le regole a cui si e' soggetti, tante e spesso incoerenti tra di loro, sono considerate lo strumento dei comuni per comminare multe gargantuesche e fare cassa. πŸ‘‡

Il guidatore italiano se ne fotte degli altri e delle regole. Il suo unico rovello e' quello di cercare di vedere in tempo l'autovelox, il vigile, il poliziotto o il carabiniere prima che sia troppo tardi per non prendere la multa visto cio' che sta facendo al 100% e' in violazione di qualche normaπŸ‘‡

Questo fa dell'italiano un guidatore imprevedibile, inaffidabile e, nei casi piu' eclatanti, un completo folle. πŸ‘‡

Dal punto di vista personale, posso senza dubbio dire che il posto migliore dove abbia guidato e' la Germania: l'ossessione per le (poche) regole presenti, i limiti di volecita' generosissimi o assenti e la capacita' del guidatore medio rendono l'esperienza di guida facile, piacevole e pratica. πŸ‘‹